In cosa consiste la manutenzione di un impianto fotovoltaico di tipo residenziale?
Un impianto fotovoltaico, una volta installato, ha come unico scopo quello di produrre energia elettrica per alimentare e coprire il fabbisogno energetico dell’utenza che lo ospita, più la produzione dell’impianto risulterà essere buona, stabile e duratura e più l’investimento risulterà essere vincente.
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Se da un parte il primo passo è quello di selezionare correttamente i materiali costituenti il sistema, i successivi passi sono quelli di mantenere efficiente e produttivo l’impianto fotovoltaico e i componenti stessi.
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In cosa consiste la manutenzione di un impianto fotovoltaico?
Per semplificare l’esposizione, un impianto fotovoltaico si può pensare come un sistema a blocchi composto da tre blocchi principali.
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Campo fotovoltaico – l’insieme dei moduli e della loro posa
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Sistema di conversione – il dispositivo che trasforma l’energia prodotta dai moduli fotovoltaici in energia utilizzabile dall’utenza elettrica (casa o azienda)
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Quadri elettrici – i quadri che contengono al loro interno i dispositivi di sezionamento e protezione in corrente continua (pre-conversione) e in correte alternata (post-conversione)
E quindi in cosa consiste la manutenzione di un impianto fotovoltaico?
Semplicemente, mantenere in efficienza i tre macro blocchi sopra elencati.
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Manutenzione Campo fotovoltaico.
I pannelli fotovoltaici non sono organi in movimento e quindi non necessitano di chissà quale attenzione, c’è chi consiglia una loro frequente pulizia, ma, per quanto ci riguarda, non si tratta di un buon consiglio e questo principalmente per tre motivi.
La pulizia dei pannelli il più delle volte può risultare pericolosa.
La pulizia dei pannelli se fatta in maniera errata può creare più danni che benefici.
Se parliamo di un impianto fotovoltaico di tipo residenziale o comunque di piccola taglia (impianto inferiore agli 11,08 kW), tipicamente, la perdita di produzione dei moduli fotovoltaici dovuta alla loro sporcizia non è tale da giustificare il costo per l’operazione di pulizia.
Quando i pannelli sono installati correttamente (inclinati) e sono di qualità non hanno necessità di essere puliti, le piogge infatti li riportano ad essere luccicanti e brillanti!
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Ciò non toglie che una pulizia eseguita correttamente (con detergenti adatti e mai acqua di rete che potrebbe lasciare la patina di calcare sui pannelli) prima del periodo di maggior produzione male non fa e che si possa valutare la sua necessità controllando la produzione dell’impianto.
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Sempre per quanto riguarda il campo fotovoltaico, risulta essere più importante assicurarsi che sotto i pannelli non si formino dei depositi di materiale che possano compromettere non tanto la produzione quanto la sicurezza.
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Bisogna assicurarsi quindi che lo spazio sotto i pannelli sia sufficientemente pulito e libero da fogliame o quant’altro in modo da non innalzare la temperatura di esercizio e creare quindi problemi di sicurezza.
Mi sento inoltre di consigliare, ogni circa 5 anni, la verifica del corretto serraggio dei pannelli sulla struttura di supporto e la solidità complessiva della struttura stessa.
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Manutenzione Sistema di Conversione.
L’esame a vista dell’inverter è una pratica da fare abbastanza di sovente ed è questo il motivo per il quale sconsiglio sempre la sua installazione in sotto tetti o posti dove non risulti essere facilmente raggiungibile.
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Sapere quanto deve produrre il proprio impianto (consegno sempre alla fine d’installazione il progetto con la stima di produzione) e quanto lo sta facendo effettivamente è la miglior pratica di manutenzione che uno possa seguire.
Quindi:
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ogni 3/4 giorni, verificare con un colpo d’occhio se l’inverter è in funzione durante le ore di sole;
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ogni 2/3 mesi, leggere i dati di produzione e paragonarli con quanto stimato e verificare i possibili allarmi;
sono le pratiche di manutenzioni che reputo più importanti per un impianto fotovoltaico.
Il tutto è ovviamente semplificato se si ha un sistema di monitoraggio, ma anche in questo caso reputo l’esame in loco sempre la miglior pratica.
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Manutenzione Quadri Elettrici.
I quadri elettrici, come già anticipato, contengono tutti quei dispositivi necessari per il sezionamento e la sicurezza dell’impianto. La manutenzione consiste nel verificare la funzionalità di tali dispositivi.
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Quindi, se consideriamo un impianto di tipo residenziale o comunque con potenza inferiore agli 11,08 kWp ci saranno da mantenere efficienti il/i sezionatori di corrente continua (separano i pannelli fotovoltaici dall’inverter), i sezionatori in corrente alternata (separano l’impianto fotovoltaico dall’impianto elettrico dell’utenza) e controllare che i fusibili e gli scaricatori di tensione siano funzionanti.
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Per quanto riguarda i sezionatori, consiglio di verificare con cadenza annuale che svolgano il loro compito; quindi, con inverter acceso, verificare il suo corretto spegnimento una volta che il sezionatore di corrente alternata sarà “staccato” e che segnali l’assenza di luce una volta sezionata la parte in corrente continua.
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Consiglio sempre di verificare la funzionalità degli scaricatori (tipicamente cambiano colore una volta bruciati) e dei fusibili (è necessario un semplice tester oppure interagire con l’inverte in modo da esaminare se è presente la corrente di ingresso per ogni stringa).
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Quelle appena elencate sono le attività consigliate e necessarie per fare una corretta manutenzione ad un impianto fotovoltaico, ma, come detto inizialmente, è fondamentale partire con il piede giusto!
Infatti, puoi compiere la più scrupolosa delle manutenzioni possibili ma se un impianto fotovoltaico è installato e/o pensato male ci sarà poco da fare!
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